venerdì 23 novembre 2012

Noi siamo infinito... nel vero senso della parola

In realtà volevo aspettare a postare questo post, perchè avrei preferito fare un tutt'uno con la recensione del film.
Invece no, perchè il fato ha intralciato i miei piani.
Il film di cui sto parlando è THE PERKS OF BEING A WALLFLOWER, il cui titolo italiano sarà Noi Siamo Infinito.
Parlo al futuro per il semplice fatto che sebbene il film negli Stati Uniti sia uscito già da un paio di mesi, in Italia arriverà tra fine dicembre- inizio gennaio.
Forse. Considerato che l'uscita italiana era stata inizialmente fissata per il 3 ottobre-posticipata al 26 novembre-postposticipata a dicembre, mi ritengo giustificata se, francamente, nutro dei dubbi sull'uscita di gennaio.
Ma d'altra parte, se noi "siamo infinito", un mese in più o un mese in meno, non dovrebbe fare molta differenza.

Anzi, per quanto mi riguarda, ormai vedere il film è un particolare quasi irrilevante: leggendo un articolo sulla prima di Los Angeles, mi sono ritrovata spiattellata davanti agli occhi l'intera trama del film, riassunta in quattro semplici punti e prima che il mio cervelletto riuscisse a razionalizzare il tutto, il finale del film è scorso sotto il mio sguardo in poche accurate parole.
Questo ha generato in me un odio profondo verso i giornalisti incapaci che come minimo dovrebbero imparare il concetto di SPOILER, porco cane, se vogliono scrivere in ambito cinematografico.
Soprattutto se il film non è ancora uscito, miseriaccia!

Dicevo... prima che l'articolista incapace stimolasse in me la voglia malsana di prenderlo a calci, stavo guardando delle foto sulla prima del film, tenutasi a Los Angeles a metà settembre.
Questo è il risultato della mia ricerca:




Il vestito lo trovo bellissimo. Di Giorgio Armani, lungo a balze larghe.
Noto con un certo dispiacere che il colore avorio sta avendo un discreto successo ultimamente.
Poveri noi.
Dunque ripeto, il vestito è bello ma secondo me inadatto a chiunque abbia meno di quarant'anni. Da ciò che mi risulta, Emma Watson ne ha ventidue, quindi sfora di almeno vent'anni.
Emma, santo cielo, stai alla prima di un film che è TOTALMENTE incentrato sulla giovinezza, sull'adolescenza, sul passaggio bambino- adulto e quindi si presume che tu sia stata scelta per la tua giovinezza e freschezza.
E allora perchè? Perchè?
Perchè un vestito con i cristalli, lungo fino ai piedi, Emma, perchè?
Neanche Gina Lollobrigida li porta più, ormai.
Non ti potevi far prestare un abitino da adolescente ribelle da Kristen Stewart? Ne ha talmente tanti che uno adatto a te lo avremmo trovato sicuramente.
Anzi, visto che siamo in ambito, non ci sarebbe stata male neanche una "spettinata" dal parrucchiere personale di Kristen, dato che l'acconciatura a leccata di vacca nun se pò guardà.
Ah, ma ripeto: l'abito è bellissimo.



Eccone n'altra.
In questo caso la situazione è ancora peggio: per lo meno, l'abito di Emma Watson lo trovo solo inadatto alla situazione; questo di Nina Dobrev oltre ad essere inadatto è anche mostruoso.
Coprispalle di pizzo rosso?
Penso che al massimo, ma proprio per essere buona, lo avrei tollerato alla presentazione di Moulin Rouge, tanto per rimanere in tema.
Volgare. Questa è la prima parola che mi viene in mente per descrivere questo vestito.
L'abito è di Reem Acra, di un rosso fragola- pomodoro- Babbo Natale.
Volgare nel pizzo rosso, volgare nella scollatura troppo costretta... No.
Non c'è giustificazione a tutto ciò.
E come se lo sfacelo non fosse già abbastanza devastante, Nina ci ha messo quelle scarpe.
QUELLE-SCARPE.
Va bè, Nina... vuoi essere distrutta, allora.
Quelle scarpe la prossima volta lasciale indossare a tutta nonna e per favore, perfavoreperfavoreperfavore, spendi qualche minuto a farti una pedicure.
A mettere una passata di smalto non ce ne vorranno più di due.

giovedì 22 novembre 2012

Venuto al mondo- PROMOSSO!





L'ho aspettato per mesi.
Con una certa ansia, se devo dire la verità.
Ansia da preoccupazione, non ansia da attesa, badate bene.
Trama complicata, ambientazione complicata, personaggi complicati... mi chiedevo quale sarebbe stato il risultato di un film così strutturalmente complesso.
Considerando gli orrori natalizi che troviamo sotto l'albero ogni anno, penso di essere giustificata se parto prevenuta. Dopo aver visto Natale a Miami\Singapore\Washington\Nuova Deli\Palma di Mallorca\San Marino, sfido a trovare qualcuno che non lo faccia.
E quindi, mi cospargo il capo di cenere e ammetto che anche in questo caso mi aspettavo un grandissimo sfacelo.
Ero già psicologicamente pronta, davvero.
Invece, tenete a mente queste parole perchè non è frequente che io le pronunci, mi sono dovuta ricredere.
Centoventisette minuti e non sentirli.
Centoventisette minuti di amore, morte, dolore e strazio.
E di nuovo amore.

Non avrei mai pensato di dirlo, ma a quanto pare il cinema italiano non è ancora morto.

domenica 18 novembre 2012

RED CARPET- Breaking Dawn, parte 2

No, non sono qui per fare spoiler, tranquilli.
Anche perchè non ho ancora avuto il (si spera) piacere di vederlo questo film.
In ogni caso, avendo letto il libro, so bene che anche se avessi voluto, considerata la trama, c'è poco da spolierare.
Ma non sono qui per fare polemica sulla trama inesistente del libro, quanto piuttosto fare delle riflessioni con voi su quelli che sono stati gli outfits scelti da coloro che sono sicuramente i protagonisti indiscussi della settimana.

Los Angeles, premiere americana dell'ultimo episodio  della saga di Twilight, evento che indiscutibilmente, tra critiche e consensi ha interessato milioni di fan.
Quindi, considerando che nel bene e nel male è un evento che attira gente da tutto il mondo, che produrrà milioni di fotografie, centinaia di articoli... sapendo che miliardi di occhi si poseranno su di voi allora perchè, DI GRAZIA, vi presentate conciati così?



Per un attimo, guardando l'immagine mi sono chiesta se Google non mi avesse rifilato per sbaglio una foto del Carnevale di Rio.
Ma poi, ci ho riflettutto e mi sono resa conto che la situazione è in realtà meno grave di quanto sembri.
Passi il grigio su grigio di Taylor Lautner. Anche se sarebbe più opportuno parlare di grigio su grigio, su grigio (della cinta), su grigio (della cravatta), su grigio (delle scarpe).
Ora, ammetto di essere un pò prevenuta, perchè sicuramente non sono una sostenitrice del tinta su tinta, ma davvero, le scarpe dello stesso colore di tutto il resto non lo posso sopportare.
Perchè le ho analizzate e mi ci giocherei tutto il patrimonio in smalti che possiedo che quelle scarpe sono grigie.
Nel complesso non si può dire che stia male, insomma. L'unica cosa è che mi ricorda mio nonno al matrimonio dei miei genitori e francamente, non so se per lui questo possa essere una cosa tanto positiva.
Kristen Stewart. Diciamo che Kristen ad ogni prima cinematografica riesce sempre a stupirmi.
Negativamente, certo.
Anche stavolta mi ha stupito: ho dovuto trattenere un gridolino di sorpresa quando ho notato che non era fasciata nel solito miniabito pailettato, con i capelli scomposti e l'aria sfatta.
Stavolta aveva un abito lungo.
Ooooh!
Ed era pettinata.
Ooooh!
Che poi ammettiamolo... l'abito è anche bello, di Zuhair Murad, effetto nudo.
Ecco, magari pure troppo nudo. Se si fosse presentata in bikini più o meno la quantità di pelle visibile sarebbe stata la stessa.
Per descrivere questo abito, più che di inserti trasparenti parlerei di inserti NON TRASPARENTI.
Mi sembra che sia più adeguato.
Ah, tra l'altro: per una volta che la pettinano, penso proprio che avrebbero potuto fare uno cavolo di sforzo in più e legarle quei capelli in un'acconciatura non troppo rigida che sdrammatizzasse un pò anche l'abito.

Un'altra che si dovrebbe tagliare i capelli è la Meyer.
Ma dico, perchè certe donne non si rendono conto che la chioma alla Raperonzolo dopo i trent'anni è out?
Non vi ha insegnato niente Marta Marzotto?
Meyer, per cortesia, hai anche il viso tondeggiante, un carrè sulle spalle ti starebbe un amore, perchè non ci fai tutti felici? E anche una frangia non guasterebbe, grazie.
Ora, ho iniziato con i capelli perchè sul vestito ci starebbero così tante cose da dire che potrei rimanere qui fino al trentennale di Twilight.
Ma come ti è venuto in mente? Ma che è?
Te lo hanno prestato i Volturi quel completo?
No, scherzi a parte, io mi chiedo sinceramente come si faccia a scegliere una cosa del genere. E se non lo ha deciso lei, come hanno potuto farle una cosa simile?
Meyer, ma io dico: fai tanto la giovane sprint con i capelli lunghi e al vento e poi mi ti presenti con una casacca nera che anche Morticia Addams esiterebbe ad indossare.
Inguardabile.
Inguardabile la casacca, con quel cinturone senza senso sulla vita.
Inguardabile la fantasia della gonna, modello Prozia. Da parte di madre.
Inguardabile il colore: siamo alla Premiere del tuo ultimo film... e prendiamocelo con un abito memorabile il momento di gloria, no?
E dulcis in fundo, la chicca.
Rob, parliamoci chiaro: so che è quasi Natale e che siamo in tempo di crisi, ma riciclare l'abito da elfo di Babbo Natale mi sembra un tantino esagerato.
Ma che è, di plastica?
Ma poi che colore di merda è?



Sì, lo so bene che questo è l'inverno del "verde sottobosco- foresta-giungla di Tarzan", ma nulla toglie che faccia comunque cagare. In più, non so se sia una mia impressione ma mi sembra che Pattinson ultimamente abbia perso un pò della sua verve.
Quindi, il minimo indispensabile che mi pare gli occora è una decina di lampade e una bella dormita.
E anche una denuncia al suo parrucchiere non guasterebbe.

Insomma, gira e rigira, quella che ne esce meglio, secondo me, in questa premiere è proprio Kristen Stewart.
Non so se vi è chiara la gravità della situazione.

giovedì 8 novembre 2012

The new elegance

Nel Settecento, nulla era più elegante di un viso pulito, naturale, classico, evocativo della pura bellezza greca.
Nel periodo barocco, l'eleganza si ritrova nella capacità di gestire gli sfavillanti balli borghesi.
Con l'avvento del Novecento, l'eleganza si rinviene nella sinuosità di una camminata su un tappeto rosso, in un aggrazziato passo di Twist, in un'acconciatura, in un gioiello non ostentato.
E quindi mi chiedo... dove sta l'eleganza nel 2012?
Cosa è elegante, se i visi naturali non esistono più?
Se i giri di Twist si sono trasformati in danze forsennate su un cubo, se le passerelle hollywoodiane sono diventate una gara a chi esce meglio nelle foto, se le raffinate acconciature degli anni venti hanno lasciato il posto alle creste viola, se i gioielli sono utilizzati nel più pacchiano dei modi?

Facendo un resoconto mentale, mi sono davvero impegnata a cercarla questa eleganza.
E l'ho trovata, cosa credete.
Noi, signori del ventunesimo secolo, l'eleganza ce la mangiamo.
Sì, sì. Avete capito bene.
Forse è perchè l'eleganza non la ritroviamo più in quelle che sono state da sempre le pietre miliari della bellezza, e quindi sentiamo il bisogno di aggiungere un tocco di eleganza alla nostra quotidianità, scegliendo altre vie.
E cosa ci lega alla quotidianità più del cibo?



Probabilmente è proprio perchè in questo momento storico, tra crisi economiche e sociali, che la ricerca della bellezza e dell'eleganza vera è giustamente passata in secondo piano.
Ma restano le piccole cose.



E non so voi, ma a me bere un thè con le amiche in una bella tazza, ricevere un pasticcino al posto di un fiore, fare colazione con un cupcake fa stare bene.
Non sarà il massimo della "chiccheria".
Ma è sicuramente un dolce balsamo per l'anima.
E forse per ora va bene così.

mercoledì 7 novembre 2012

The Wedding Party...senza wedding.

Erano mesi che lo aspettavo.
Sapevo di lui ancora prima che il suo titolo venisse tradotto in italiano.
Avendo una fissazione malsana per tutto ciò che ha a che fare con matrimoni, feste di fidanzamento, abiti da sposa, cerimonie, confetti e fiori bianchi, non ho potuto fare a meno di aspettare in modo imbarazzantemente impaziente l'uscita del film The Wedding Party- Un matrimonio con sorpresa.
Naturalmente, essendo un'esperta, ero ben consapevole del fatto che questo film sarebbe stato un degno membro della C.I.A. (commedia idiota americana).
E difatti, vi assicuro che non ha deluso le aspettative -che comunque non erano particolarmente alte.

Innanzitutto, la lettura di questo post, da questo momento in poi, è riservata solo a coloro che hanno già visto il film o che non hanno alcuna intenzione di vederlo, perchè potreste imbattervi in informazioni spoilereggianti.
Lettori avvisati, mezzi salvati.
Dunque, la prima cosa che ho pensato alla fine del film è stata questa: "Il trailer mi ha fregato".
Guardando il minuto e mezzo di trailer, infatti, avevo avuto l'impressione che la trama sarebbe stata più o meno così: trio di amiche, capeggiate da leader bionda un pò stronzetta, decide di rovinare il matrimonio di una loro compagna di liceo, un pò più cicciottella e meno Miss delle altre tre, per avuto l'ardire di fidanzarsi prima della suddetta leader bionda stronzetta.
Bè...NON E' COSI'!
In realtà sembra quasi che la bionda stronza (leggermente sociopatica e con manie di controllo) sia l'unica ad impegnarsi affinchè il matrimonio non vada a rotoli. In uno stato  di momentanea incapacità di intendere e di volere le tre ragazze, vittime innoceeeeenti degli effetti rallegranti del troppo champagne, strappano il vestito della sposa: da lì l'odissea per cercare di riparare il danno.

Per sintetizzare la mia opinione sul film, vi lascio quelle che sono state, sul momento, le mie impressioni.

1) Kristen Dunst è perfetta per la parte della snob altolocata con la puzza sotto al naso.
Non c'è niente da fare, questo suo talento è innegabile: dalla spocchiosità della Emily di Piccole Donne, all'altezzosa antipatia del suo personaggio in Mona Lisa Smile, per arrivare al ruolo di damigella in The Wedding Party, si capisce che questo carattere che le hanno cucito addosso non le sta affatto male.
Francamente, non so se sia una cosa positiva.

2) Isla Fisher for President.

3) Le spose americane, da quello che emerge dai film, si dovrebbero preoccupare più dell'abito (che puntualmente fa pietà: nel caso in questione il vestito è qualcosa di semplicemente aberrante) che di tutte le sciocchezze di contorno.
Vedi la "cena di prova".
Ora qualcuno mi spieghi qual è il senso della CENA DI PROVA.
A che cavolo serva? Che devi "provare" il giorno prima del matrimonio?
Devi imparare come si usano le posate? Da che verso bisogna iniziare ad usarle?
Questi Americani non li capirò mai.

4) Nel soggiorno della casa della sarta che proverà a ricucire il vestito c'è un quadro uguale a quello che hanno i miei nonni in cucina.
Giuro.
E la cosa mi ha lasciato abbastanza sotto shock.

5) O forse non so se uno shock maggiore me lo abbia procurato l'improvvisa apparizione di un'attrice che sulle prime mi è sembrata familiare e che poi ho capito si trattava della ragazza che in Gossip Girl interpreta Lola-Charlie-nipote di Lily-o come volete chiamarla.
Lo shock è dovuto al fatto che nella sua apparizione di 28 secondi, pronuncia più parole (circa sette) di quante ne abbia dette in una intera stagione di Gossip Girl.

6) Già non sono tollerabile otto-nove damigelle.
Se poi sono pure vestite color crema-avorio-bianco sporco e simili... non agigiungo altro.

7) Qualcuno mi dica come fare per avere i capelli di Isla Fisher.

Insomma, il film per quanto riguarda la trama non è il massimo dell'originalità, ma non si può negare che ci siano alcune scene divertenti.
Ma dopotutto, si tratta pur sempre di una C.I.A. ... cosa mi aspettavo?


sabato 3 novembre 2012

Aspettando Dicembre




Mese nuovo, vita nuova.
Mi sono sempre chiesta perchè mai i buoni propositi debbano essere riservati solo all'anno nuovo.
E visto che Novembre è essenzialmente un mese inutile, quale migliore occasione per una lista di necessari to do?
Chissene frega di Novembre quando tra trenta giorni avremo Dicembre?
Allegria natalizia, Panettoni, decorazioni e luci, chilate di glitter dorato OVUNQUE, cenoni, tombolate con gli amici, vacanze natalizie, outifts nuovi e giustidicati, Mariah Carey che canta Jigle Bells Rock a tutte le ore del giorno...insomma, devo continuare?
Date queste premesse, ho deciso di far diventare Novembre un mese socialmente utile, ponendomi alcuni obblighi buoni propositi che vedrò di rispettare quanto meglio posso (sì, sto mettendo le mani avanti!).



1) Il cambio di stagione definitivo.
Sì perchè ormai mi tocca arrendermi al freddo: tirare fuori pullover, golfini e simili uno-alla-volta non serve più. Non so da voi, ma qui da me c'è già un maledetto freddo che stordisce, che fa rabbrividire, che intorpidisce la faccia.
Lo adoro.
Adoro questa parte dell'anno, adoro stringermi attorno uno sciarpone di lana, indossare i miei amati cappelli, sentire la morbidosità dei golfini di cashmire sulla pelle.
Sono deviata, lo so.
Ma se toccasse a me scegliere se avere dodici mesi di freddo o dodici di caldo, cari amanti dell'estate sareste fottuti.

                       


2) Preparare il mio organismo ad accogliere tutti i grassi saturi, tossine e quant'altro per le Feste del prossimo mese. Siccome non sono una sprovveduta (...e siccome mi sono riportata da Londra una quantità di confezioni di thè e tisane che sarebbe sufficiente ad abbeverare tutti gli animali del Circo Orfei per una dozzina di anni), ritengo che sarebbe una buona abitudine bere almeno una tisana al giorno... ho scoperto che il thè verde stimola il metabolismo, che quindi brucia calorie più velocemente.
Vabbbbbbbbbbè.
Fingete di crederci almeno.



                   

3) Montgomery o non Montgomerty, questo è il problema.
Ogni anno, per lo meno io che mi destreggio tra due città, mi trovo davanti ad una scelta: acquistare un piumino, lungo, imbottito, di quelli che fanno calore solo a guardarli ma che spesso ti fanno sembrare la sorella dell'Omino Michelin, oppure concedersi un cappotto, decisamente più leggero, ma decisamente più freddo?
Insomma, devo decidere se stare al caldo o fare la figa.
E mi pare un dilemma indistricabile.
(Detto tra noi, ho già deciso che prenderò il cappotto. In realtà l'ho anche scelto: nero, bottoni classici a forma di corno, PennyBlack. Già lo amo).



                

4) Scarpe. la scelta più difficile dell'autunno riguarda le scarpe.
Passino gli stivali.
Passino le ballerine.
Le scarpe sono sempre un dilemma.
Cosa comprare prima?
Un tronchetto?
Modello sneakers?
O quelle con il cinturino che questo inverno sono destinate a spopolare?
Magari un paio con la zeppa?
E degli stivalitti con la pelliccetta ne vogliamo parlare?


               

5) Attendere i due grandissimi appuntamenti cinematografici... Venuto al Mondo, sul romanzo della Mazzantini e Breaking Down-parte due.
Le mie speranze in questo campo sono due: in primis, mi auguro fortemente che Venuto al Mondo mi faccia un effetto migliore di quello che ho avuto leggendo il libro, perchè a me i romanzi della Mazzantini sono sempre piaciuti e quindi trovo inaccettabile che questo non mi abbia fatto la stessa impressione. Spero di recuperare con il film.
Riguardo Breaking Down... ho buttato nel ***** nove euro (sì, nove euro, non mi sto sbagliando) per vedere il primo e l'ho passato contando i secondi che mi separavano dalla fine. L'unica cosa che mi ha tenuto ferma è stata la maxi porzione di pop-corn. CIOVVUOLDIRE che come minimo la seconda parte dovrà valere la bellezza di diciotto euro... francamente, la vedo dura.
Ma dopotutto, la speranza è l'ultima a morire.



Le immagini non sono mie, sono state prese da internet.